Triduo Pasquale 2017

L’unità del Triduo Pasquale

Il Triduo costituisce un’unica celebrazione del Mistero Pasquale di Cristo, ripartita nei tre giorni di Venerdì Santo, Sabato Santo e Domenica di Resurrezione, con la Messa in coena Domini che ne costituisce il prologo.

Il Triduo va colto nella sua unità: le varie celebrazioni che si effettuano in esso non possono essere separate, ma vanno considerate come un’unica grande celebrazione che va dalla Messa “in coena Domini” del Giovedì Santo alla Domenica di Risurrezione. “Come la passione – morte sono inscindibili dalla risurrezione, così il Venerdì Santo è inscindibile dalla Domenica di Pasqua”.

L’unità del Triduo Pasquale è data, in senso liturgico e teologico, dall’antica celebrazione eucaristica che in esso idealmente si celebra, cioè quella della Veglia Pasquale. Nel Venerdì e nel Sabato Santo non c’è celebrazione dell’eucaristia, perché la celebrazione eucaristica del Triduo è quella che si celebra nella Veglia Pasquale, unitamente agli altri sacramenti dell’ iniziazione cristiana. È quindi la Veglia nella notte tra il Sabato Santo e la Domenica di Risurrezione a fare da elemento unificante dell’intero triduo. Senza questo riferimento alla Veglia il mistero pasquale celebrato nel venerdì e nel sabato santo rimangono senza chiave interpretativa, ma anche la Domenica di Resurrezione sarebbe unicamente il ricordo di un evento prodigioso e non la celebrazione della risposta di Dio alla vita donata del Figlio obeediente fino alla morte di croce.

Un secondo elemento, di tipo più specificamente rituale, segnala l’unità del Triduo Pasquale. All’interno di esso troviamo il saluto di chi presiede solamente all’inizio della Messa in coena Domini; ugualmente, vi è una sola benedizione finale e un solo “congedo alla fine della Veglia Pasquale. Più in dettaglio:

  • nella Messa in coena Domini non c’è congedo, ma l’ assemblea “si scioglie in silenzio”;
  • il Venerdì Santo la celebrazione inizia nel silenzio, senza riti di introduzione, e termina senza benedizione e senza congedo, nel silenzio;
  • la Veglia Pasquale inizia con il lucernario, senza segno di croce e senza saluto; solo alla fine della Veglia si trova la benedizione finale e il congedo.

Tutto questo ci dice che il Triduo Pasquale è un’unica grande celebrazione che inizia con la celebrazione della sera del Giovedì Santo e termina con la Veglia Pasquale, nelle prime ore della Domenica di Risurrezione.

Tratto da Cathopedia Enciclopedia Cattolica.