GIOVEDI’ 17 Maggio 2018
“Direzione/Progetto”
Gv 21,1-14
a cura di Don Pier Luigi Ruggero
Introduzione
Spirito Santo,
che riempivi di luce i profeti
e accendevi parole di fuoco sulla loro bocca,
torna a parlarci con accenti di speranza.
Frantuma la corazza
delta nostra assuefazione all’esilio.
Ridestaci nel cuore nostalgie di patrie perdute .
Dissipa le nostre paure .
Scuotici dall’omertà.
Liberaci dalla tristezza
di non saperci indignare
per i soprusi consumati sui poveri .
E preservaci dalla tragedia
di dover riconoscere che le prime officine
della violenza e dell’ingiustizia
sono ospitate nei nostri cuori.
Donaci la gioia di capire che tu non parli
solo dai microfoni delle nostre chiese.
Che nessuno può menar vanto di possederti.
E che, se i semi del Verbo sono diffusi in tutte le aiuole,
è anche vero che i tuoi gemiti si esprimono
nelle lacrime dei maomettani e nelle verità dei
buddisti, negli amori degli indù e nel sorriso degli
idolatri, nelle parole buone dei pagani e
nella rettitudine degli atei.
Don Tonino Bello
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Dal Vangelo di Giovanni ( 21,1-14)
Dopo questi fatti Gesù si manifestò di nuovo ai suoi discepoli sul mare di Tiberiade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: “Io vado a pescare”. Gli dissero gli altri: “Anche noi veniamo con te”. Allora uscirono e salirono sulla barca, ma quella notte non presero nulla. Quando già era l’alba Gesù si presentò sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: “Figlioli, non avete nulla da mangiare?”. Gli risposero: “No!”. Allora disse loro: “Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete”. La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: “È il Signore”. Simon Pietro appena udì che era il Signore si strinse la veste attorno ai fianchi perché era svestito e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci. Infatti non erano lontani da terra se non un centinaio di metri.Appena scesi a terra, videro un fuoco acceso con dei pesci sopra e del pane. Disse loro Gesù: “Portate un po’ del pesce che avete preso ora”. Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti la rete non si spezzò. Gesù disse loro: “Venite a mangiare”. E nessuno dei discepoli osava domandargli: “Chi sei?”, perché sapevano bene che era il Signore.Allora Gesù si avvicinò: prese del pane e lo diede loro, e così pure il pesce.Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli dopo essere risorto dai morti.
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Per la riflessione
Il Signore mi parla ancora una Volta chiaramente; c’è un momento in cui, grazie ad una persona, a un incontro di preghiera, a una Parola ascoltata, io comprendo chiaramente cosa devo fare.
II comando chiarissimo; bisogna solo ascoltare e obbedire. “Getta dalla parte destra”, mi dice il Signore.
Ho il coraggio di fidarmi di Lui, finalmente, o voglio continuare a fare di testa mia, a prendere le mie misure? La mia rete, voglio gettarla a Lui?
Preghiera conclusiva
II Signore è il mio pastore: non manco di nulla;
su pascoli erbosi mi fa riposare
ad acque tranquille mi conduce.
Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino,
per amore del suo nome.
Se dovessi camminare in una valle oscura,
non temerei alcun male,
perché tu sei con me .
II tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza.
Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici;
cospargi di olio il mio capo.
II mio calice trabocca.
Felicità e grazia mi saranno compagne
tutti i giorni delta mia vita,
e abiterò nella casa del Signore per lunghissimi Anni.
(Salmo 22 )
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