LECTIO DIVINA
Un amore infedele, perdonato e redento (Luca 7, 36 – 50)
a cura di Andrea La Palma
Introduzione di Don Mimmo Macilletti.
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Preghiera
Signore, vieni nell’intimità della nostra casa. Come per un ospite d’onore, vogliamo invitarti al banchetto preparato nel nostro cuore. Siamo certi che una volta entrato, tu non giudicherai, ma accoglierai e donerai l’Amore che nel mondo cerchiamo, ma mai troviamo. Vogliamo contemplare il tuo volto e lasciare spazio alla tua grazia, affinché in noi agisca e ci faccia nascere a una nuova vita. Forse ciò che potremo donarti sarà dell’umile olio, consumato dalle tante situazioni della vita, ma tu, ne siamo certi, saprai trasformarlo in olio di letizia.
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Dal Vangelo secondo Luca 7,36-50
36 Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. 37 Ed ecco una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, venne con un vasetto di olio profumato; 38 e fermatasi dietro si rannicchiò piangendo ai piedi di lui e cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di olio profumato.
39 A quella vista il fariseo che l’aveva invitato pensò tra sé. «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi e che specie di donna è colei che lo tocca: è una peccatrice». 40 Gesù allora gli disse: «Simone, ho una cosa da dirti». Ed egli: «Maestro, di’ pure». 41 «Un creditore aveva due debitori: l’uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. 42 Non avendo essi da restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi dunque di loro lo amerà di più?». 43 Simone rispose: «Suppongo quello a cui ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene». 44 E volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato nella tua casa e tu non m’hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. 45 Tu non mi hai dato un bacio, lei invece da quando sono entrato non ha cessato di baciarmi i piedi. 46 Tu non mi hai cosparso il capo di olio profumato, ma lei mi ha cosparso di profumo i piedi. 47 Per questo ti dico: le sono perdonati i suoi molti peccati, poiché ha molto amato. Invece quello a cui si perdona poco, ama poco». 48 Poi disse a lei: «Ti sono perdonati i tuoi peccati». 49 Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è quest’uomo che perdona anche i peccati?». 50 Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!».
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La Lectio Divina di Andrea La Palma è stata suddivisa in due parti che si possono ascoltare cliccando sui due player sottostanti.
Prima Parte
Seconda Parte
Domande per la riflessione
- Quali sono i tanti giudizi o le “emarginazioni sociali” a cui sono sottoposte le famiglie di oggi?
- Quali passi occorre compiere affinché nella vita di coppia ci si eserciti a perdonare?
- E’ possibile in famiglia fare esperienza del perdono permanente? Quali ostacoli si possono incontrare?
- Nella vita di coppia, nubendi e famiglia, guardando l’altro, si riesce a scorgere lo sguardo di Gesù che accoglie, comprende e perdona?
- A volte nella vita di coppia non è presente l’olio della letizia, ma quello della malattia, della stanchezza, della crisi economica, della disoccupazione … La famiglia che fonda la sua “casa sulla roccia”, che è Cristo, quali strumenti ha a sua disposizione per poter resistere a queste intemperie?
A seguito delle domande di riflessione ci sono stati alcuni interventi da parte dei presenti. Infine l’incontro si conclude con la preghiera finale. Il tutto potete ascoltarlo cliccando sul player sottostante.
Preghiera
Padre mio, io mi abbandono a te, fa di me ciò che ti piace. Qualunque cosa tu faccia di me Ti ringrazio. Sono pronto a tutto, accetto tutto. La tua volontà si compia in me, in tutte le tue creature. Non desidero altro, mio Dio. Affido l’anima mia alle tue mani, Te la dono mio Dio, con tutto l’amore del mio cuore perché ti amo, ed è un bisogno del mio amore di donarmi, di pormi nelle tue mani senza riserve con infinita fiducia, perché Tu sei mio Padre.
(Charles de Foucault)