Giovedì 14 Febbraio

“LA BELLEZZA DELL’AMORE” Ct 7,1-10

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Lectio Divina

 a cura di Don Piero Calamo

Introduzione di Don Mimmo Macilletti,

cliccare sul player per ascoltarla.

 

Preghiera

Dio Padre , Creatore di tutte le cose, noi Ti somigliamo non solo per l’intelletto la volontà e la libertà; il corpo dell’uomo e il corpo della donna sono imago Dei e somiglianza divina, perché mediante il nostro corpo e in esso possiamo essere segno del Tuo mistero di unità nella diversità personale. L’uomo è veramente se stesso soltanto se corpo e anima si abbracciano, se eros e agape si ritrovano in intima unità. Padre, noi vogliamo essere uno e non molti per donare tutto e non pezzi; vogliamo amare come il Figlio Tuo, Verbo incarnato, con un amore divinamente umano.

Amen

 Dal Cantico dei Cantici 7,1-10

1 Vòltati, vòltati, Sulammita, vòltati, vòltati: vogliamo ammirarti. Che cosa volete ammirare nella Sulammita durante la danza a due cori? 2 Come sono belli i tuoi piedi nei sandali, figlia di principe! Le curve dei tuoi fianchi sono come monili, opera di mani d’artista. 3 Il tuo ombelico è una coppa rotonda che non manca mai di vino aromatico. Il tuo ventre è un covone di  grano, circondato da gigli. 4 I tuoi seni sono come due cerbiatti, gemelli di una gazzella. 5 Il tuo collo come una torre d’avorio, i tuoi occhi come le piscine di Chesbon presso la porta di Bat-Rabbìm. Il tuo naso come la torre del Libano che guarda verso Damasco. 6 Il tuo capo si erge su di te come il Carmelo e la chioma del tuo capo è come porpora; un re è tutto preso dalle tue trecce. 7 Quanto sei bella e quanto sei graziosa, o amore, piena di delizie.  8 La tua statura è slanciata come una palma e i tuoi seni sembrano grappoli. 9 Ho detto: «Salirò sulla palma, coglierò i grappoli di datteri». Siano per me i tuoi seni come grappoli d’uva e il tuo respiro come profumo di mele. 10 Il tuo palato è come vino squisito, che scorre morbidamente verso di me e fluisce sulle labbra e sui denti!

Clicca sul player sottostante per ascoltare il Cantico.

Clicca sui player sottostanti per ascoltare la prima e la seconda  della Lectio tenuta da don Piero Calamo

Prima parte

Seconda parte

Domande per la riflessione

Coltivano gli sposi cristiani “i luoghi di risveglio” dell’amore, essendo consapevoli che la festa di nozze per proseguire ha bisogno del vino della grazia per non rischiare di trovare acqua nei calici? Parrocchia e nuzialità: libertà, discernimento, vocazione Pregano gli sposi per ricevere dall’Alto il dono di amarsi come il Signore ama, incondizionatamente e fino alla fine?

Come le esperienze di perdono e di superamento delle difficoltà hanno aumentato il vincolo della carità? Come gli sposi cristiani vivono l’esperienza della generatività all’interno del nucleo familiare e al suo esterno, oltre i legami biologici?

Preghiera

Signore,
senza di Te non possiamo fare nulla, senza di Te non possiamo neppure vivere secondo pienezza e verità ciò che ci sembra spontaneo e naturale: amare il nostro prossimo. Anche il moto spontaneo dei cuore e dei sentimenti anela l’Infinito; il nostro movimento di ascesa incontri per ciò il tuo Dono, affinché il desiderio del Bene e del Bello non si infrange nel disinganno, nella illusione, nel cinismo nella noia mortale. Amen.