Domenica 9 Gennaio

BATTESIMO DEL  SIGNORE

battesimo

Clicca quì per scaricare il foglio di collegamento di Domenica 9 Gennaio Battesimo del Signore

Dal vangelo secondo Luca (Lc 3,15-16.21-22)
In quel tempo, poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno  di  slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito
Santo e fuoco». Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato  Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di  lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te  ho posto il mio compiacimento
». Viene dopo di me colui che è più forte di me e vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco, vi immergerà
nel vento e nel fuoco di Dio. Bella definizione del cristiano: Tu sei “uno immerso” nel vento e nel fuoco, ricco di vento e di fuoco, di libertà e calore, di energia e luce, ricco di Dio.

Clicca sul player sottostante per ascoltare il Vangelo della solennità del Battesimo del Signore.

Riflessione a cura di Padre Ermes Ronchi

Il fuoco è il simbolo che riassume tutti gli altri simboli di Dio. Nel vangelo di Tommaso Gesù afferma: stare vicino a me è stare vicino al fuoco. Il fuoco è energia che trasforma le cose, è la risurrezione del legno secco del nostro cuore e la sua trasfigurazione in luce e calore. Il vento: alito di Dio soffiato sull’argilla di Adamo, vento leggero in cui passa Dio sull’Oreb, vento possente di Pentecoste che scuote la  casa.
La Bibbia è un libro pieno di un vento che viene da Dio, che ama gli spazi aperti, riempie le forme e passa oltre, che non sai da dove viene e dove va, fonte di libere vite. Battesimo significa immersione. Uno dei più antichi simboli cristiani, quello del pesce, ricorda anche questa esperienza: come il piccolo pesce nell’acqua, così il piccolo credente è immerso in Dio, come nel suo ambiente vitale, che lo avvolge, lo sostiene, lo nutre. Gesù stava in preghiera ed ecco, venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».
Quella voce dal cielo annuncia tre cose, proclamate a Gesù sul Giordano e ripetute ad ogni nostro battesimo. Figlio è la prima parola: Dio è forza di generazione, che come ogni seme genera secondo la propria specie.
Siamo tutti figli nel Figlio, frammenti di Dio nel mondo, specie della sua specie, abbiamo Dio nel sangue. Amato. Prima che tu agisca, prima di ogni merito, che tu lo sappia o no, ad ogni risveglio, il tuo nome per Dio è “amato”.
«Tu ci hai amati per primo, o Dio, e noi parliamo di te come se ci avessi amato per primo una volta sola. Invece continuamente, di giorno in giorno, per la vita intera Tu ci ami per primo». Mio compiacimento è la terza parola, che contiene l’idea di gioia, come se dicesse: tu, figlio mio, mi piaci, ti guardo e sono felice. Si realizza quello che Isaia aveva intuito, l’esultanza di Dio per me, per te: come gode lo sposo l’amata così di te avrà gioia il tuo Dio (Is 62,5). Se ogni mattina potessi ripensare questa scena, vedere il cielo azzurro che si apre sopra di me come un abbraccio; sentire il Padre che mi dice con tenerezza e forza: figlio mio, amato mio, mio compiacimento; sentirmi come un bambino che anche se è sollevato da terra, anche se si trova in una posizione instabile, si abbandona felice e senza timore fra le braccia dei genitori, questa sarebbe la mia più bella, quotidiana esperienza di fede.
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PREGHIERA
Signore Gesù, ti fai battezzare
non perché tu abbia bisogno di conversione,
né per farti rimettere i peccati, 
ma per essere solidale con gli uomini.
Ti sei fatto uomo fino in fondo, perché ogni uomo
diventasse figlio di Dio.
Oggi ci inviti a riscoprire la nostra identità,
a riappropriarci della nostra dignità.
Grazie, perché nella fede della Chiesa 
e dei genitori siamo stati battezzati
in acqua e Spirito Santo.  
Ci hai donato la tua vita, un cuore nuovo,
l’abbraccio di Padre, la grande famiglia che è la Chiesa.
Aiutaci, Signore, a mantenere sempre limpida
la nostra veste battesimale, perché anche noi
siamo tuoi fratelli.